 Sul dorso della videocamera, che si può impugnare con una
sola mano, troviamo il pulsante di scatto e la ghiera per la messa
a fuoco manuale.
Kodak DVC323
Produttore: Kodak, viale Matteotti 62, 20092 Cinisello Balsamo
(MI); tel. 02-660281, numero verde 167-872996.
Prezzo (Iva esclusa): 390.000 lire con PictureWorks Live (programma
di videoregistrazione), Picture Easy (fotoritocco), NetMeeting
2.1 (videoconferenza), NetCards (per la posta elettronica multimediale).
Ambiente: Windows 95 e Windows 98.
PRO Massima versatilità d'uso. La connessione usb facilita
trasferimenti rapidi. Ricca la dotazione di software
CONTRO Il programma di compressione integrato tende a bloccarsi, la
qualità fotografica degli scatti a posa fissa lascia un
po' a desiderare
Con meno di mezzo milione Kodak vi offre una nuovissima videocamera
da usare sia per scattare foto sia per registrare filmati digitali
che potrete poi distribuire via posta elettronica e inserire in
documenti multimediali. La si può anche utilizzare per
videoconferenza o per riprese in tempo reale da pubblicare sulla
pagina dinamica di un sito Web.
 La DVC323 può essere montata su un treppiede per maggiore
comodità d'inquadratura.
L'oggetto si chiama DVC323 e ha una forma molto diversa dalle
altre videocamere per pc. Infatti, anziché avere le sembianze
di una sfera o di un uovo, come accade di norma, qui abbiamo una
specie di grosso sigaro, facilmente impugnabile con una sola mano
e con un tasto alla sommità per scattare fotografie e girare
filmati a mano libera senza dover lavorare da computer. Anche
la messa a fuoco è direttamente regolabile a mano, con
una rotellina che riporta ai due estremi il classico simbolo di
panorama (le due montagne) e di macro (il fiore) così da
far capire immediatamente come mettere a fuoco oggetti vicini
e lontani.
La connessione al computer avviene mediante la nuova interfaccia
usb (Universal Serial Bus) destinata a sostituire la tradizionale
seriale e in grado di trasferire grandi quantità di dati
(12 Mbit al secondo). La periferica riceve l'alimentazione direttamente
dal computer e può essere inserita o disinserita anche
a macchina accesa. Raccomandiamo di collegarla a una porta usb
che sia completamente libera e di evitare condivisioni della stessa
porta con altre periferiche usb. Le prestazioni ne soffrirebbero
e, considerando che assorbe quasi la totalità della potenza
erogabile da una singola porta, potrebbe anche non funzionare
affatto se abbinata a qualcos'altro. Assorbe anche parecchio rispetto
ad altre apparecchiature usb, inoltre richiede anche elevate prestazioni
perciò vi raccomandiamo di riservarle una porta usb dedicata
e presa com'è tipico all'alimentazione della periferica.
Basta innestare la spina usb nella relativa presa del computer
e la videocamera si accende, come segnalato dall'illuminazione
momentanea di una spia rossa sul dorso della DVC323. Questo tipo
d'indicazione, assente nelle altre videocamere usb che abbiamo
visto sinora, è importante per stabilire se la periferica
sta funzionando correttamente. La spia si accende anche quando
scattiamo una foto o eseguiamo una registrazione, così
che queste operazioni siano eseguite agendo direttamente sul pulsante
di comando della periferica senza guardare il computer.
 L'oggetto funziona da fotocamera e da videocamera, a scelta, tutto
controllato da una sola finestra.
Il riconoscimento della DVC323 da parte di Windows 95 o di Windows
98 è automatico. Nel caso di Windows 95, bisogna assicurarsi
che il controller usb sia abilitato e caricare gli speciali driver
contenuti sul cd a corredo, il quale ospita anche i programmi
PictureWorks Live (per la registrazione di filmati, lo scatto
di fotografie e la configurazione della videocamera), PictureWorks
NetCard (per spedire messaggi di posta elettronica contenenti
fotografie e registrazioni audio-video), NetMeeting per la videoconferenza
via Internet, Picture Easy per il ritocco delle fotografie e Kai's
Power Goo Se per la deformazione creativa delle fotografie scattate.
La videocamera s'innesta su una base inclinabile, gommata in modo
da appoggiarsi con fermezza alla sommità del vostro monitor
e centrare l'obiettivo sulla vostra persona. In alternativa potete
rimuovere la base e innestare la videocamera su un treppiedi usando
l'attacco a vite da 1/4 di pollice (quello standard usato sulle
macchine fotografiche).
Da software potete zoomare in avanti o all'indietro per includere
una parte maggiore o minore dell'ambiente. Le modalità
d'inquadratura sono tre: grandangolo con un angolo di ripresa
di 42 gradi, normale con un angolo di 30° e tele con un angolo
di 20°. Queste definizioni non sono coincidenti con quelle
tipiche del mondo fotografico, visto che un vero grandangolo dovrebbe
essere oltre i 60°, mentre un obiettivo normale è
intorno ai 45°. Le classificazioni in ogni caso ci aiutano
a capire che la videocamera può riprendere più persone
oppure una persona sola a mezzo busto oppure in primo piano.
 a La funzione di editing dei filmati consente di scegliere i singoli
fotogrammi o una porzione del filmato. Qui vediamo che la videocamera,
in modalità grandangolo, riesce a inquadrare tre persone.
Noi siamo riusciti a riunire fino a tre persone accanto a una
scrivania e tutte erano visibili nell'inquadratura. Il software
si occupa di regolare l'esposizione (regolazione della luminosità
dell'immagine) in automatico, ma potete intervenire a mano nel
caso vi trovaste in situazioni di controluce, come quando avete
una finestra alle spalle. Potete anche regolare eventuali dominanti
di verde, di rosso e di blu come pure correggere il contrasto
e regolare il tipo di luce (diurna, lampade al tungsteno e lampade
al neon). Di solito, comunque, andrà benissimo conservare
le impostazioni automatiche.
L'uso dell'apparecchio è intuitivo anche se il software
PictureWorks Live è in inglese. Non appena avviate il programma,
compare una finestra con l'inquadratura video. Spostando verso
l'alto o verso il basso il pulsante a fianco all'inquadratura
potete trasformare la videocamera in fotocamera e viceversa. A
seconda della modalità, il pulsante di comando sul video
e quello sul dorso della DVC323 comanderanno lo scatto della posa
oppure l'inizio e la fine della registrazione. Si può anche
innescare la funzione AutoSnaps che esegue scatti automatici a
ritmo regolare, secondo la cadenza e il periodo da voi definiti,
così da catturare immagini spontanee.
La registrazione del video è accompagnata dalla registrazione
dell'audio, così da avere un messaggio completo, salvato
in formato avi, e quindi riconoscibile da qualsiasi macchina Windows
95 senza il bisogno di software aggiuntivo. Naturalmente, per
la registrare la vostra voce dovrete disporre di una scheda audio
e di un microfono del tipo unidirezionale (capace di registrare
la vostra voce e non i rumori di fondo).
 NetCards incapsula le fotografie o i filmati in un messaggio di
posta a cui si può anche aggiungere un commento vocale,
oltre a quello già presente nel filmato. NetCards esegue
anche la compressione dei film, incapsulandoli in un file eseguibile
che svincola il destinatario dal disporre di un visore avi, ma
lo espone a rischi d'infezione virale, come per tutti i file eseguibili
che circolano per posta via Internet.
Se il filmato fosse troppo grande potete scegliere tra gli otto
principali metodi di compressione previsti nel mondo dei filmati
digitali per pc. In questo modo riuscirete a ridurre la dimensione
del file a meno di un decimo, così da farlo stare comodamente
in un messaggio di posta elettronica, in un cd-rom oppure all'interno
di una pagina Web.
Nel caso in cui il vostro corrispondente non disponesse di un
sistema Windows 95 e non avesse un visualizzatore di file avi,
potete spedirgli il filmato costruito con il programma NetCards,
richiamabile direttamente dall'interno di PictureWorks Live, che
inserisce il vostro filmato in uno speciale messaggio di posta,
comprimendolo e abbinandogli un visore che dovrebbe funzionare
su qualsiasi macchina Windows. NetCards consiglia quale sistema
di compressione usare per garantire la massima compatibilità
con il software del destinatario (di solito Cinepak oppure Intel
Video) e vi permette di registrare autonomamente anche un commento
vocale che si aggiunge a quello del filmato. Inoltre il programma
attinge direttamente dalla rubrica d'indirizzi di Microsoft Exchange
oppure di Outlook. La compressione rappresenta l'unica area di
debolezza del software che abbiamo provato, visto che ha la spiacevole
tendenza a bloccarsi se, durante la sua esecuzione, voi impegnate
il computer in qualsiasi altra operazione. Tra l'altro è
anche un'operazione relativamente lunga persino su macchine veloci.
Un filmato alla massima risoluzione occupa circa 1 MByte ogni
sei secondi di registrazione e un filmato di due minuti arriva
facilmente a 46 MByte. Con la compressione si scende a poche centinaia
di KByte, ma il processo è lungo.
 Le foto scattate nella giornata sono raggruppate in un contenitore
identificato dalla data. Una finestra di consultazione visualizza
le miniature di tutte le immagini contenute in quella particolare
cartella così da poterle scegliere e scartare.
Nel caso di videoconferenza, conviene senz'altro ridurre al minimo
sia il numero di fotogrammi sia la loro dimensione così
da non sovraccaricare la linea, a meno di essere collegati in
rete locale. NetMeeting 2.1, compreso nella dotazione, è
abbastanza facile da utilizzare e vi permette di comunicare direttamente
via modem (minimo 28.800 bps), linea isdn o rete locale con qualsiasi
altra macchina disponga di un indirizzo ip e abbia a sua volta
NetMeeting e una videocamera qualsiasi. Dal punto di vista ottico,
la DVC323 è una macchina fotografica digitale, capace di
una risoluzione massima di 640 x 480 punti con 16 milioni di colori.
Come tutte le fotocamere digitali riesce a scattare pose in frazioni
di secondo, con tempi che vanno da un minimo di 1/500 a un massimo
di 1/10 di secondo, a seconda del livello d'illuminazione disponibile.
Combinando questi scatti in una sequenza continua si ottiene un
filmato che riproduce, con maggiore o minore fluidità,
il movimento delle persone e delle cose che sono davanti all'obiettivo.
In modalità video, la dimensione del quadro viene ridotta
a 320 x 240, a 160 x 120 oppure a 80 x 60 punti a seconda della
dimensione che vogliamo per il file finale. Minore è la
risoluzione, minore sarà la dimensione della finestra video
in cui il filmato sarà riprodotto. Per una conversazione
tra due persone 160 x 120 è adeguato, mentre il 320 x 240
è consigliabile se si vuole includere più persone
nella scena. Agendo sulle impostazioni del software, è
possibile regolare il numero di scatti (fotogrammi) al secondo
che compongono il filmato. Partendo da un massimo di 30 fotogrammi
al secondo (con un'immagine poco definita e dai contorni fastidiosamente
frastagliati) si scende a 20 e poi 9,5 fotogrammi al secondo a
seconda della qualità di visualizzazione desiderata. Bisogna
cercare il giusto compromesso tra fluidità del filmato
(numero di fotogrammi), definizione e dimensione dell'immagine.
Un'immagine più piccola, ad esempio a 80 x 60 punti, può
essere realizzata con la minima definizione e la massima fluidità
(30 fotogrammi al secondo) visto che le frastagliature sono molto
meno visibili. Un'immagine più grande richiede invece maggiore
definizione.
Il software corredo offre anche una funzione rudimentale di editing
(modifica) dei filmati registrati. Si possono selezionare porzioni
del filmato, salvare singoli fotogrammi, visualizzare in continuazione
la stessa sequenza definita e avanzare o arretrare di un fotogramma
alla volta per un esame fine.
Funziona anche come
fotocamera digitale
Accontentandosi di usare lo schermo del computer come mirino ottico
per l'inquadratura, la DVC323 funziona come una qualsiasi fotocamera
digitale di prima generazione. Nella modalità a cattura
manuale le immagini vengono salvate in formato bitmap (bmp) tipico
di Windows, mentre con la funzione AutoSnaps sono memorizzate
direttamente in formato compresso jpeg. La DVC323 ha il pregio
di funzionare correttamente con tutte le qualità di luce,
anche miste. A differenza di molte fotocamere che impongono un
totale automatismo dell'esposizione (rapporto tra apertura del
diaframma e tempo di posa), la DVC323 consente di scegliere tra
due modalità generali: normale e fast. Sono l'equivalente
del programma ritratto e sportivo che si trova su molte macchine
fotografiche moderne, infatti in modo normale la videocamera cerca
di tenere tempi di posa relativamente lunghi (da 1/12 a 1/120)
e di lavorare sul diaframma per affrontare situazioni di bassa
illuminazione. Il modo fast alza invece la velocità (da
1/40 a 1/500) così da avere il soggetto perfettamente a
fuoco anche quando si sta muovendo e da riprendere panorami esterni
in condizioni soleggiate dove tutto sia a fuoco. Il modo fast
richiede che ci sia illuminazione sufficiente ma consente di fermare
quasi qualsiasi oggetto in movimento, compresa un'automobile in
corsa. Naturalmente dovrete lavorare con il computer sempre a
portata di mano (un portatile). Le fotografie possono essere scattate
anche dall'interno di Photoshop oppure del programma di fotoritocco
Picture Easy fornito a corredo. Usando il driver twain (Technology
) si regolano tutte le impostazioni primarie della DVC323 dall'interno
di questi programmi e si esegue, poi, il ritocco dell'immagine
scattata senza dove passare ad altri programmi. Picture Easy,
permette anche di costruire facilmente album digitali delle proprie
fotografie. Usando l'interfaccia usb il trasferimendo delle immagini
è velocissimo.
L'esposimetro interno funziona in due modalità: calcolando
una media della luce presente nell'intera scena oppure limitando
la rilevazione al centro dell'inquadratura (utile quando il soggetto
è circondato da oggetti molto chiari o molto scuri che
indurrebbero in errore l'esposimetro).
La qualità dell'immagine è sufficiente per pubblicare
foto su Web oppure su cd ma non è certo idonea per stampe
fotografiche, come non lo sono quasi tutte le altre fotocamere
da 640 x 480 pixel disponibili oggi sul mercato. Consideratelo
un bonus aggiuntivo.
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